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Diario di un apprendista olericoltore (2024)

Puntuali come sempre arrivano i commenti degli anziani del posto, ogni volta che, stanchissimo per il lavoro che comportano le continue innovazioni, esprimo le mie intenzioni di volere “tirare i remi in barca”, cioè di non impegnarmi in nuovi esperimenti: “A te piace farti del male!

Può darsi che sia così, ma la curiosità e la voglia di scoprire, o riscoprire, nuove metodologie da applicare alle coltivazioni, evidentemente sono più forti di me e prendono il sopravvento. I tre mesi trascorsi in ginocchio sui sassi, l'anno scorso, per realizzare il nuovo impianto d'irrigazione, segnano ancora le articolazioni e il dire “basta” mi è sembrato scontato, ma l'11 di febbraio un fraterno amico - Claudio - ha risvegliato in me la voglia di approfondire una tecnica che ho adottata in minima parte per il potenziamento dell'acqua: “L'Elettrocoltura”. Mi ha parlato degli esperimenti portati avanti da un certo Antonio Falco e “divorando” i contenuti del suo Sito Web, nonché il suo libro “Elettrocoltura facile per tutti”, ho deciso che quest'anno mi dedicherò principalmente all'applicazione delle tecniche che sto cercando d'approfondire.

Già ho appreso che il conduttore elettrico (cavo a treccia di rame), utilizzato per il potenziamento dell'acqua tramite antenna eterica, quando si ossida ha un effetto decisamente contrario. Lo sostituirò con filo di ferro zincato, intanto che attendo l'arrivo della fornitura dei materiali occorrenti per le varie applicazioni da porre in essere.

I centri di ricerca e le scuole agricole si autocensurano per compiacere l’industria agrochimica delle sementi e degli OGM e salvaguardare i propri interessi finanziari a scapito dell’interesse generale, a scapito degli agricoltori e dei consumatori. Alla fine paghiamo tramite l’inquinamento con malattie per soddisfare gli avidi appetiti di questi attori industriali: “Questa merda deve finire!”.

Una nota eccezionale, almeno per me: il limone in serra che oltre un anno fa purtroppo si era seccato completamente e, quindi, ho dovuto reciderlo alla base, dopo più un anno sta ricominciando a germogliare, sia da quel poco di tronco a fior di terra, sia tutt'attorno.

Ho appena realizzato le miei prime quattro spirali in rame e le ho poste attorno al tronco e ai germogli rispettando l'orientamento N-S ed E-O. Tra qualche giorno proverò a interrogare la pianta su come sta.
Oggi 17/03 il limone ha voluto che eliminassi la spirale posta a Est.

Saltando di “palo in frasca” ecco finalmente raggruppato un elenco di piante che amano la Rete Hartmann e un secondo che preferiscono restargli lontano con relative note ove necessarie. Man mano che procederà la sperimentazione questi elenchi saranno aggiornati.

Piante su nodi o dorsali della Rete Hartmann
Tipologia Note
Pomodoro Buon sviluppo anche sulle dorsali, ma sul nodo dà risultati sorprendenti
Radicchio Al centro del nodo
Cavolo Al centro del nodo
Aglio Lavora bene anche lontano dal nodo, ma sul nodo sviluppa meglio
Limone Al centro del nodo
Ciliegio Al centro del nodo
Ulivo Al centro del nodo
Prugno Al centro del nodo
Fiori
Orchidee Buon sviluppo anche sulle dorsali, ma sul nodo danno risultati sorprendenti
Piante intolleranti nodi o dorsali della Rete Hartmann
Tipologia Note
Porro
Cipolla
Scalogno
Prezzemolo
Zucchina Sul nodo muore
Zucca
Cetriolo Sul nodo alcune piante non sviluppano, altre muoiono
Finocchio
Sedano
Bietola Arcobaleno Sul nodo è priva di forza, vigore e vitalità
Basilico
Fiori
Rose Sui nodi soffrono terribilmente e fanno soffrire anche le piante attorno

Tornando al tema principale di questa mia nuova avventura: l'Elettrocoltura, ho notato che, consultando i vari pionieri e attivisti, ci sono diversi modi per realizzare le antenne di captazione: si va dalle aste in alluminio di Justin Christofleau alle spirali colorate (giallo-blu-verde) di Ighina e, tra i nuovi sperimentatori (Loïc Etcheberry, Yannik van Doorne - senza dimenticare Antonio Falco da cui sono partito. Ci sarebbe anche un altro italiano che dice d'essere un “pioniere” dell'Elettrocoltura dal 2012, ma siccome si considera un “deus ex machina” e condivide le informazioni solo a pagamento, non sopportando le persone arroganti, non lo cito nemmeno), un mix di tecniche laddove è preso in considerazione perfino uno scovolo per la pulizia dei camini in acciaio inossidabile a più strati.

I problemi principali che ho riscontrato, tuttavia, riguardano in primo luogo l'orientamento dell'antenna principale e la rete di fili zincati per la distribuzione dell'energia alle varie piante, e mi sono chiesto se questa potesse essere eliminata, oppure realizzata in modo da non creare intralci. Mentre, per l'antenna eterica, che la si vorrebbe orientata sull'asse N-S (Christofleau) oppure E-O (ricercatori moderni che ritengono l'Est la fonte di partenza e scorrimento dell'energia eterica diretta verso Ovest), se, trovato il giusto orientamento, potesse fungere da “ombrello” irraggiando e indirizzando l'energia a bassa frequenza dall'alto, trasmettendola sfruttando il campo non radiativo.

Anche le varie altezze delle antenne per ottenere il massimo della potenza (si dice oltre i 7 Mt.) sono qui messe in discussione, visto che l'antenna che ho realizzato per il potenziamento dell'acqua, di soli 2,50 Mt. presenta un valore in gradi Bovis pari a 700.000.000.

Allo stesso modo, le tre piccole spirali (eliminata quella a Est - vedi sopra) poste attorno al limone, quella posta a Ovest ha dato un risultato inizialmente sorprendente (nonostante la polarità errata): 300.000° Bovis contro i 34.000° di quelle a Sud e Nord. Questo squilibrio mi ha fatto rammentare, come ho già documentato nel “Diario 2022” che, nelle coltivazioni poste su file parallele, quella estrema posta a Ovest è sempre la più privilegiata, dando a questo punto cardinale la massima importanza, avvalorando, nel contempo, quanto riportato da Wilhelm Reich sulla direzione del vento dell'etere che scorrerebbe da Ovest verso Est e funzionerebbe in opposizione alla seconda legge della termodinamica (si veda: “Manuel de l'accumulateur d'orgone” - pag. 20 a cura di James DeMeo, Ph.D.).

Spirali con il polo della punta positivo
Spirali con il polo della punta negativo.
Come si può notare, ingrandendo, i valori espressi in gradi Bovis, sono maggiori rispetto all'immagine di sinistra.
I dettagli sulla polarità (negativa) e sul perché sono giunto a questa conclusione saranno dati d'appresso.

… a questo punto ricomincia l'avventura con…

L'Elettrocoltura a modo mio
Smetti di pensare di essere sulla buona strada solo perché è la più frequentata - (Bill Mollison)”

Essere digiuno, o quasi, delle nozioni che riguardano l’Elettrocoltura ha molti vantaggi, perché ti permette di spaziare a 360° nel campo delle varie applicazioni, purché non si prenda mai nulla per scontato, anche se certi procedimenti sono adottati da molti e per lungo tempo (qui sta il grande fallimento della Scienza Ufficiale).

Dell’orientamento dell’antenna eterica ho già parlato. Molti particolari, come quelli già citati, fanno ritenere che il vento dell’etere scorra effettivamente da Ovest verso Est. In ogni caso, prima di fissarne l’orientamento, testerò i valori anche sugli altri punti cardinali. Poi, farò un resoconto dettagliato.

Sulla polarità delle spirali, invece, come del resto sulla polarità degli oggetti metallici (si veda per esempio Polarità della spirale per un’elettrocoltura “sartoriale”, che qualche “coglione” (il “pioniere” innominato che si considera un “deus ex machina”) ritiene siano “tutte stronzate” (sue parole), ho già fatto tutti i test necessari. Devo dire che Pierluigi Ighina, generalizzando, ha fuorviato chi in buona fede ha preso le sue affermazioni alla lettera: «L’energia solare arriva alla terra a spirale con polo positivo e dalla terra riparte, con un’altra spirale verso il sole con segno negativo e così il ciclo si chiude». Se questo è vero, come lo è, per catturare l’energia che proviene dal sole occorre che la polarità delle spirali sulla punta (e di conseguenza dei cavi utilizzati per raggiungere le piante) siano di segno opposto, cioè negativo, dato che due polarità dello stesso segno tendono a respingersi (questo, pare non si applichi alle spirali, ma ne riduce la potenza come nell’esempio del limone).

L'Energia stessa è intervenuta con modi sempre più convincenti a segnalarmi l'errore. Magari non potrà capitare a tutti d'usufruire della diretta consulenza dell'Energia, ma una verifica può facilmente essere fatta da chiunque testando la cima delle piante o di un qualsiasi ramo. In natura sono tutte di polo negativo e, laddove si attorciglino attorno a qualche supporto, il senso è sempre antiorario dal basso verso l’alto. Per cui, le poche spirali che avevo già realizzato con polo positivo in alto, fidandomi delle considerazioni dell'Amico Falco, le ho dovute sostituire.

Qui abbiamo fissato già una prima regola fondamentale!


db/diario_2024.txt · Ultima modifica: 28/04/2024 07:30 da @Staff R.