Puntuali come sempre arrivano i commenti degli anziani del posto, ogni volta che, stanchissimo per il lavoro che comportano le continue innovazioni, esprimo le mie intenzioni di volere “tirare i remi in barca”, cioè di non impegnarmi in nuovi esperimenti: “A te piace farti del male!”

Può darsi che sia così, ma la curiosità e la voglia di scoprire, o riscoprire, nuove metodologie da applicare alle coltivazioni, evidentemente sono più forti di me e prendono il sopravvento. I tre mesi trascorsi in ginocchio sui sassi, l'anno scorso, per realizzare il nuovo impianto d'irrigazione, segnano ancora le articolazioni e il dire “basta” mi è sembrato scontato, ma l'11 di febbraio un fraterno amico - Claudio - ha risvegliato in me la voglia di approfondire una tecnica che ho adottata in minima parte per il potenziamento dell'acqua: “L'Elettrocoltura”. Mi ha parlato degli esperimenti portati avanti da un certo Antonio Falco e “divorando” i contenuti del suo Sito Web, nonché il suo libro “Elettrocoltura facile per tutti”, ho deciso che quest'anno mi dedicherò principalmente all'applicazione delle tecniche che sto cercando d'approfondire.

Già ho appreso che il conduttore elettrico (cavo a treccia di rame), utilizzato per il potenziamento dell'acqua tramite antenna eterica, quando si ossida ha un effetto decisamente contrario. Lo sostituirò con filo di ferro zincato, intanto che attendo l'arrivo della fornitura dei materiali occorrenti per le varie applicazioni da porre in essere.

Una nota eccezionale, almeno per me: il limone in serra che oltre un anno fa purtroppo si era seccato completamente e, quindi, ho dovuto reciderlo alla base, dopo più un anno sta ricominciando a germogliare, sia da quel poco di tronco a fior di terra, sia tutt'attorno.

Ho appena realizzato le miei prime quattro spirali in rame e le ho poste attorno al tronco e ai germogli rispettando l'orientamento N-S ed E-O. Tra qualche giorno proverò a interrogare la pianta su come sta.
Oggi 17/03 il limone ha voluto che eliminassi la spirale posta a Est.

Saltando di “palo in frasca” ecco finalmente raggruppato un elenco di piante che amano la Rete Hartmann e un secondo che preferiscono restargli lontano con relative note ove necessarie. Man mano che procederà la sperimentazione questi elenchi saranno aggiornati.

Sono stato il primo e, purtroppo, ancora l'unico a fare questo tipo di ricerca e selezione, siccome non mi sarà possibile testare tutte le piante, spero che altri si attivino in tal senso e, se vorranno condividere con me i risultati ottenuti (e-mail), sarà possibile realizzare un elenco esaustivo al quale tutti possano attingere.

Tornando al tema principale di questa mia nuova avventura: l'Elettrocoltura, ho notato che, consultando i vari pionieri e attivisti, ci sono diversi modi per realizzare le antenne di captazione: si va dalle aste in alluminio di Justin Christofleau alle spirali colorate (giallo-blu-verde) di Ighina e, tra i nuovi sperimentatori (Loïc Etcheberry, Yannik van Doorne - senza dimenticare Antonio Falco da cui sono partito. Ci sarebbe anche un altro italiano che dice d'essere un “pioniere” dell'Elettrocoltura dal 2012, ma siccome si considera un “deus ex machina” e condivide le informazioni solo a pagamento, non sopportando le persone arroganti, non lo cito nemmeno), un mix di tecniche laddove è preso in considerazione perfino uno scovolo per la pulizia dei camini in acciaio inossidabile a più strati.

I problemi principali che ho riscontrato, tuttavia, riguardano in primo luogo l'orientamento dell'antenna principale e la rete di fili zincati per la distribuzione dell'energia alle varie piante, e mi sono chiesto se questa potesse essere eliminata, oppure realizzata in modo da non creare intralci. Mentre, per l'antenna eterica, che la si vorrebbe orientata sull'asse N-S (Christofleau) oppure E-O (ricercatori moderni che ritengono l'Est la fonte di partenza e scorrimento dell'energia eterica diretta verso Ovest), se, trovato il giusto orientamento, potesse fungere da “ombrello” irraggiando e indirizzando l'energia a bassa frequenza dall'alto, trasmettendola sfruttando il campo non radiativo.

Anche le varie altezze delle antenne per ottenere il massimo della potenza (si dice oltre i 7 Mt.) sono qui messe in discussione, visto che l'antenna che ho realizzato per il potenziamento dell'acqua, di soli 2,50 Mt. presenta un valore in Elettropoint (d'ora in poi: “Ep”), ¹⁾ preso in orario casuale, pari a 700.000.000.

Allo stesso modo, le tre piccole spirali (eliminata quella a Est - vedi sopra) poste attorno al limone, quella posta a Ovest ha dato un risultato inizialmente sorprendente (nonostante la polarità errata): 300.000 Ep contro i 34.000 di quelle a Sud e Nord. Questo squilibrio mi ha fatto rammentare, come ho già documentato nel “Diario 2022” che, nelle coltivazioni poste su file parallele, quella estrema posta a Ovest è sempre la più privilegiata, dando a questo punto cardinale la massima importanza, avvalorando, nel contempo, quanto riportato da Wilhelm Reich sulla direzione del vento dell'etere che scorrerebbe da Ovest verso Est e funzionerebbe in opposizione alla seconda legge della termodinamica (si veda: “Manuel de l'accumulateur d'orgone” - pag. 20 a cura di James DeMeo, Ph.D.).

Spirali con il polo della punta positivo

Spirali con il polo della punta negativo.
Come si può notare, ingrandendo, i valori espressi in Ep, sono maggiori rispetto all'immagine di sinistra.
I dettagli sulla polarità (negativa) e sul perché sono giunto a questa conclusione saranno dati d'appresso.

… a questo punto ricomincia l'avventura con…

Essere digiuno, o quasi, delle nozioni che riguardano l’Elettrocoltura ha molti vantaggi, perché ti permette di spaziare a 360° nel campo delle varie applicazioni, purché non si prenda mai nulla per scontato, anche se certi procedimenti sono adottati da molti e per lungo tempo (qui sta il grande fallimento della Scienza Ufficiale).

Dell’orientamento dell’antenna eterica ho già parlato. Molti particolari, come quelli già citati, fanno ritenere che il vento dell’etere scorra effettivamente da Ovest verso Est. In ogni caso, prima di fissarne l’orientamento, testerò i valori anche sugli altri punti cardinali. Poi, farò un resoconto dettagliato.

Sulla polarità delle spirali, invece, come del resto sulla polarità degli oggetti metallici - si veda per esempio Polarità della spirale per un’elettrocoltura “sartoriale” di Antonio Falco - che qualche “coglione” (il “pioniere” innominato che si considera un “deus ex machina”) ritiene siano “tutte stronzate” (sue parole), ho già fatto tutti i test necessari. Devo dire che Pierluigi Ighina, generalizzando, ha fuorviato chi in buona fede ha preso le sue affermazioni alla lettera: «L’energia solare arriva alla terra a spirale con polo positivo e dalla terra riparte, con un’altra spirale verso il sole con segno negativo e così il ciclo si chiude». Se questo è vero, come lo è, per catturare l’energia che proviene dal sole occorre che la polarità delle spirali sulla punta (e di conseguenza dei cavi utilizzati per raggiungere le piante) siano di segno opposto, cioè negativo, dato che due polarità dello stesso segno tendono a respingersi (questo, pare non si applichi alle spirali, ma ne riduce la potenza come nell’esempio del limone).

L'Energia stessa è intervenuta con modi sempre più convincenti a segnalarmi l'errore. Magari non potrà capitare a tutti d'usufruire della diretta consulenza dell'Energia (non per questo mi sento un privilegiato, perché interviene molto pesantemente quando sbaglio), ma una verifica può facilmente essere fatta da chiunque testando la cima delle piante o di un qualsiasi ramo. In natura sono tutte di polo negativo e, laddove si attorciglino attorno a qualche supporto, il senso è sempre antiorario dal basso verso l’alto. Per cui, le poche spirali che avevo già realizzato con polo positivo in alto, fidandomi delle considerazioni dell'Amico Falco, le ho dovute sostituire. Un esempio particolare è dato dalla Bietola arcobaleno posta a ridosso del limone e, quindi, sotto l'effetto delle sue spirali con polarità negativa sulla punta. A partire dal 28 aprile, in una sola settimana, nonostante una parziale raccolta di foglie e gambi, lo sviluppo è stato straordinario (ingrandire l'immagine di destra per vedere le dimensioni dei gambi e cliccare QUI per monitorare gli ulteriori sviluppi).

24 aprile 2024

05 maggio 2024

Qui abbiamo fissato già una prima regola fondamentale! “La punta di ogni captatore dell'energia eterica deve essere negativa e ogni prolungamento deve rispettare le polarità opposte (-/+)”.

Tutti i dati suesposti, relativi ai rilievi della potenza espressa dalle spirali, sono stati presi occasionalmente in tempi e, con materiali, diversi. Quello che mi propongo di fare ora, dopo avere stabilito una prima regola fondamentale sulle polarità (tenendo conto anche della presunta direzione del vento eterico, da accertare definitivamente), è analizzare gli stessi valori in tempi predefiniti, in condizioni meteo diverse, e confrontare i risultati con materiali differenti. Intanto, dalle prime verifiche, è risultato che non c’è dispersione d’energia tra la punta delle spirali e il terminale del conduttore, qualunque sia la sua lunghezza ( si veda nota ²⁾ ), sia interrato, sia aereo.

Questo campo energetico che riempie tutto l’Universo, ed è allo stesso tempo presente negli spazi intermolecolari e intra-atomici dei componenti elementari della “materia”, ³⁾ è stato chiamato in vari modi ( si veda nota ⁴⁾ ), ma tutti stanno parlando della stessa Essenza vitale. L’unica differenza che ho riscontrato è relativa ai minimi e massimi quotidiani della sua intensità. Mentre la maggior parte dei ricercatori pongono in evidenza un picco massimo alle 13:00 (ora solare) e uno minimo all’1:00 di notte (sempre ora solare), George Lakhovsky riporta nel suo libro “Longevità e Immortalità (pag. 42)” i risultati degli astrofisici (ovviamente del suo tempo) per cui “Verso mezzogiorno è il momento in cui si manifesta la minore intensità delle onde cosmiche, mentre la maggiore intensità di esse si manifesta verso le 23:00”. Questa totale discordanza sarà oggetto di verifica e ripresa nei dati sottostanti. A seguire saranno presi in considerazione anche i colori delle spirali, caso mai influissero anch'essi.

Cond. (Zn)	Cond. (Al)	Cond. (Cu)	Ore 12:00	Ore 13:00	Temperatura	Umidità	Posizione a Est	Posizione a Ovest
✔	-	-	180.000	-	20,7°	50%	✔	-	-	✔
✔	-	-	260.000	-	21,0°	51%	-	✔	-	✔
✔	-	-	-	220.000	21,7°	52%	✔	-	-	✔
✔	-	-	-	260.000	21,3°	50%	-	✔	-	✔
✔	-	-	120.000	-	28,7°	40%	✔	-	✔	-
✔	-	-	240.000	-	29,2°	38%	-	✔	✔	-
✔	-	-	-	220.000	24,3°	45%	✔	-	✔	-
✔	-	-	-	360.000	26,5°	42%	-	✔	✔	-
-	✔	-	120.000	-	25,6°	51%	✔	-	-	✔
-	✔	-	180.000	-	19,3°	53%	-	✔	-	✔
-	✔	-	-	220.000	20,2°	58%	✔	-	-	✔
-	✔	-	-	240.000	16,3°	59%	-	✔	-	✔
-	✔	-	260.000	-	33,2°	26%	✔	-	✔	-
-	✔	-	300.000	-	35,0°	28%	-	✔	✔	-
-	✔	-	-	200.000	31,0°	27%	✔	-	✔	-
-	✔	-	-	260.000	30,0°	26%	-	✔	✔	-
-	-	✔	180.000	-	17,3°	58%	✔	-	-	✔
-	-	✔	180.000	-	15,6°	59%	-	✔	-	✔
-	-	✔	-	220.000	22,9°	50%	✔	-	-	✔
-	-	✔	-	240.000	18,9°	53%	-	✔	-	✔
-	-	✔	220.000	-	34,3°	27%	✔	-	✔	-
-	-	✔	330.000	-	30,0°	29%	-	✔	✔	-
-	-	✔	-	300.000	30,3°	27%	✔	-	✔	-
-	-	✔	-	330.000	29,0°	27%	-	✔	✔	-

L'antenna che ho realizzato per il potenziamento dell'acqua alle ore 12:00 (Totalmente Soleggiato) ha dato un valore di 900.000.000 Ep, mentre alle ore 13:00 (Nuvoloso/Coperto) ha dato un valore di 3.000.000.000 Ep.

A parte ulteriori verifiche per comprendere se nelle differenze di potenziale tra “Totalmente Soleggiato” e “Nuvoloso/Coperto” concorrano gli effetti di cui ho già parlato QUI e QUI - alla voce selezionata: “Mantello”, già dai primi accertamenti risulta chiaro che le affermazioni degli astrofisici riportati da Lakhovsky sono totalmente errate.

Per pura curiosità e a riconferma dell'esatta polarità negativa della punta delle spirali, ho testato una spirale in filo zincato posta a Ovest con polarità positiva negli stessi orari e situazioni meteo di quelli in tabella. Alle ore 12:00 (Totalmente Soleggiato) ha espresso un valore in Ep pari a 180.000 (contro i 240.000 della sua omologa negativa), mentre alle ore 13:00 (Nuvoloso/Coperto) 260.000 (contro i 360.000 della stessa sua omologa).

A questo punto, ognuno è libero di utilizzare il tipo di materiale che più gli aggrada, in base ai dati suesposti che non pretendono d'essere vincolanti, ma solo indicativi, viste le specifiche condizioni ambientali. Il consiglio è di ripetere le stesse analisi localmente. Personalmente, anche se l'alluminio è più malleabile e, visti i costi esorbitanti del rame, utilizzo e utilizzerò solo filo zincato per le spirali aeree (diametro cm. 12 alla base e cm. 20 di altezza dalla punta) in continuità con lo stesso conduttore multi-distributore. Le mini e, mini-mini, spirali (standard) in rame le utilizzo e utilizzerò, sia in serra, sia in casa, solo per qualche singola pianta, previo suo consenso (i cetrioli in serra, per esempio, non hanno voluto le mini spirali in rame).

Nota aggiuntiva del 21 maggio 2024
Considerato che è usuale potenziare l’anello di Lakhovsky avvolgendo un ulteriore filamento, mi sono chiesto se ciò non potesse essere applicabile anche alle spirali con spaziatura delle spire e con quali risultati, giacché pare che nessuno finora abbia eseguito una prova del genere.

Per l’esperimento ho utilizzato una delle spirali in alluminio impiegate per il rilevamento di eventuali differenze di potenziale legate ai colori. In questo caso una spirale di colore giallo alla quale ho avvolto un sottile filo di rame.

Il risultato ottenuto è stato un guadagno di potenza pari al 50% (50% in più rispetto la stessa spirale senza l’ulteriore avvolgimento). Perciò, provvederò a modificare le spirali già in opera, in filo zincato, aggiungendo l’avvolgimento con lo stesso filo di rame. Naturalmente, i valori su espressi saranno tutti modificati, ma non li riproporrò di nuovo.

Ho realizzato tre spirali identiche per dimensioni, spire e polarità, in alluminio anodizzato di uguale sezione: giallo, blu e verde. Le ho confrontate contemporaneamente in un ambiente privo d'interferenze, con le stesse condizioni metereologiche, alle 14:00 (ora solare). I rilievi, in Ep, non hanno dato differenze degne di nota. Pertanto, salve eventuali smentite documentate, posso fissare la mia seconda regola fondamentale.

I colori non hanno alcuna influenza sulla potenza delle spirali! Tutta “scenografia”, forse per appagare il carattere eccentrico di Ighina, dal quale molti hanno copiato (addirittura suggerendo di utilizzare molti colori), senza avere fatto le opportune verifiche. Altra ipotesi potrebbe essere che Ighina abbia voluto, attraverso i colori delle spirali, porre in evidenza le diverse polarità e orientamenti ma, già da sé sono inequivocabilmente intuibili, a meno ché non si sia contagiati dal virus della stupidità. ⁵⁾

—–Spirale—–	—–Posizione—–	—–Raggio in Metri—–	—–Ore—–	—–Temperatura—–	—–Umidità—–
1A	W-W	28,20	/	/	/	✔	-
2A	W-NW	20,00	/	/	/	✔	-
3B	E-SE	17,00	/	/	/	✔	-
4B	E-NE	16,30	/	/	/	✔	-
5C	W-NE	11,00	/	/	/	✔	-
6C	W-SW	09,50	/	/	/	✔	-

Intanto…

Delle tre viti di sangiovese (anno di prima piantumazione 1890) che avevo portato dalla mia precedente residenza in spezzoni di radici per salvare la qualità ultracentenaria, solo due hanno attecchito bene e, l'anno scorso hanno ramificato presentando anche alcuni grappoli d'uva (mantenendo la promessa fattami nel 2022), che purtroppo non sono giunti a sviluppo e maturazione seccati dalla calura del sole.

A marzo, nove rami tra i più sviluppati li ho interrati nella sabbia, affinché potessero radicare e dare vita ad altrettante piante e, così, moltiplicarsi ulteriormente. La struttura provvisoria che ho realizzato è in funzione della moltiplicazione delle piante e, la protezione con telo oscurante l'ho posta per proteggere i teneri grappoli sperando nella loro maturazione. Naturalmente, ho posto in essere anche il mio modo d'interpretare l'Elettrocoltura.

L'inizio

Preparazione struttura

Grappoli

Completamento struttura