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Diamante. Il materiale più duro al mondo

Diamante

Il diamante è un minerale costituito di solo carbonio: questo fa di lui un cosiddetto “elemento nativo”. Si trova in cristalli generalmente ottaedrici, ma talvolta di forme geometriche tanto complesse e ricche di facce da sembrare quasi sferiche. Nell’immaginario collettivo il diamante è incolore, invece, può assumere diverse tonalità (rosa, giallo, azzurro), di grande valore se molto trasparenti. È l’ultimo parametro nella scala di Mohs, ovvero il materiale più duro al mondo.

Dove si trova

I diamanti si formano nella parte superficiale del mantello terrestre, tra i 150 e i 300 chilometri (!) di profondità. Particolari risalite di magma fanno sì che raggiungano la superficie: la roccia derivante dalla sua solidificazione prende il nome di kimberlite. I maggiori giacimenti si trovano in Sud Africa e Russia, ma questo materiale è presente in molti paesi del mondo.
Il più grande diamante è stato rinvenuto in Sud Africa nel 2007: pesava 7500 carati, ovvero 1,5 kg! Diversi reperti archeologici hanno dimostrato che già dal 4000 a.C. la lucentezza e la durezza del diamante ne facevano una pietra famosa e ricercata.
Il nome stesso deriva dal greco antico adamas (indomabile), a causa dell’incredibile durezza del minerale. Per questa sua qualità, da secoli è utilizzato anche come strumento d’incisione. In ogni caso, solo a partire dal XIX secolo, grazie al miglioramento delle tecniche di taglio e alla maggiore pubblicizzazione, il diamante ha raggiunto l’odierna popolarità.

Utilizzo oggi

L’impiego più noto di questo minerale è sicuramente in gioielleria: da decenni un solitario è considerato un pegno d’amore, anche grazie a poderose campagne pubblicitarie. Inoltre, per merito della sua durezza e delle sue qualità ottiche e fisiche, trova moltissimi altri impieghi in campo scientifico e industriale.

Prodotti

In base alle suddette caratteristiche, il diamante è utilizzato nella realizzazione di diversi prodotti. Per la sua durezza è sfruttato in presse per l’analisi di materiali, mole, lame, abrasivi e macchinari da scavo; per la sua limpidezza fa parte di strumenti ottici; per via dell’ottima conducibilità termica è impiegato in elettronica come base per migliorare il raffreddamento di semiconduttori in particolari circuiti elettrici.

Sostenibilità

I giacimenti di diamante si suddividono in due tipologie: primari (diamanti inclusi nella roccia madre) e secondari (roccia madre disgregata dagli agenti atmosferici e diamanti trasportati e accumulati nei sedimenti). Nei giacimenti primari è necessario frantumare la roccia per ottenere i cristalli, mentre in quelli secondari sono separati dai sedimenti grazie al loro elevato peso specifico. Lo sfruttamento di questi giacimenti non è di per sé inquinante: i problemi di sostenibilità ambientale e le accortezze per prevenirli sono quelli di una consueta miniera.
Tuttavia, sussistono gravi implicazioni etiche e morali riguardanti l’utilizzo del denaro ricavato dalla vendita dei diamanti e utilizzato per finanziare le guerre.

Team di Extrapedia Nature
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